domenica 20 dicembre 2020

     A QUATTRO ANNI E MEZZO DALLA FINE DELLA 

RUBRICA RADIOFONICA...

    A DUE ANNI DALLA CHIUSURA DI RADIO TICINO PAVIA

    LA GRANDE GUERRA CONTINUA!





lunedì 7 dicembre 2020

 

DESERTO DI AVVENTO… 2020

Straordinario percorso in questo "deserto di Avvento" il recupero delle vestigia del mio passato, nella cernita di ciò che è duraturo e ciò che è caduco. Come il rinnovarsi stagionale del fogliame, dei fiori, dei frutti maturati al Sole, e a cui il Sole stesso ti chiama a rinunciare per un nuovo futuro, mentre un po' più in Alto ciò che dura è la chioma antica, pungente ma sempreverde delle pinete, il cui aroma ti chiama sempre più su, sempre più in là... E ciò che resta non è la nostalgia, ma la presenza dei semi sbocciati o solo intravisti, la forza della Verità insegnata o appresa, da maestri ricchi di dottrina vissuta e praticata, o da intuizioni adolescenti lanciate intorno come il profumo delle pinete... poche parole accompagnate dalla condensa del gelo e da occhi lucidi per il freddo e per lo stupore dei doni di Dio. Le lunghe strade in bici verso i luoghi dove riposano - donec veniat Consummatio - i resti di amici e maestri, o dove l'Infinito ci ha sfiorato con la Mano buona di una Madre, la ricerca di Verità laddove si celebra il Mistero della Redenzione, drammatico e sanguinante speranza, in lingue amiche o di quel Mistero segno, sono all'inseguimento della Luce. 30 km orari sono un frammento infinitesimo della velocità della Luce, a sua volta segno dell'Infinito incommensurabile, confine e curvatura di ciò che è visibile verso l'Eterno. Ma quella breve andatura è quel che Dio ci chiede, per poter aggiungere al nostro nulla o quasi il suo Infinito.

domenica 18 ottobre 2020

 


Un vecchio professore 

a un’allieva geometra 

che vuol fare la pettinatrice

(10 ottobre, memoria liturgica di San Daniele Comboni)





Gent.ma sig.na (…)

L’altro giorno ero supplente nella tua classe. Sì, sono rimasto senza la classe che ero più sicuro mi avrebbero lasciato portare avanti... Beh, insomma, mi dicono che dei compagni dell’anno scorso te ne andrai solo tu: parlano di un corso di pettinatrice o qualcosa di simile...

Mi spiace molto, una delle teste più brillanti...

Non conosco e non voglio mettere il naso nei motivi, ma credo che la tua scuola ci perda. Non so tu. Posso solo ricordarti quante cose possono trovarsi al seguito delle "arti" apprese da geometra: credo di aver sproloquiato un po' anche l'anno scorso su questo…

Oggi sul calendario trovo San Daniele Comboni: uno che 150 anni fa scommetteva sul Vangelo e sull'Africa, e in particolare sulle "arti" che voleva passare ad "artigiani" africani in Africa, con cui poi trasformare effettivamente l'Africa...

Cosa c'entra?! "Questo prof. è pazzo!" No. Proprio un po' di tempo in Africa a me ha insegnato quanto preziose possono essere le “quattro fesserie” (si fa per dire) apprese già in una seconda geometra…

Ad esempio, come piazzare un livello vicino a un pozzo e girare il suo cannocchiale intorno ci aiuti a decidere dove costruire un serbatoio, abbreviando di qualche settimana un lavoro essenziale per ridare l'acqua potabile a un paesello disperso nella savana. Perfino un livello e un misero geometra possono fare miracoli.

Spero che la vita non decida per te ma tu decida per la vita. Punto. Io non cancello ex alunni dai “Contatti”. La scuola è sempre là, al solito indirizzo, e il professore qua. Buon tutto.